Ieri c’è stato un bellissimo incontro-lezione sul palco del suggestivo Teatro Gentile di Fabriano (uno stupendo teatro lirico di fine ‘600).
È stata un’occasione, con le tante persone presenti, per parlare d’AMORE.Perché il TEATRO per farlo, per vederlo, per leggerlo e per viverlo, bisogna amarlo.
E dovrebbero amarlo tutti, il Teatro, perché il Teatro è l’unico modo che un uomo ha per capire sé stesso, perché il Teatro è l’uomo che spiega l’uomo all’uomo.
E non ce lo spiega nella testa, come spesso ci fanno credere, né ce lo spiega nella bocca.
Il Teatro le cose ce le spiega nella pancia, ce le spiega nel respiro e ce le spiega nel cuore.E allora amatelo il Teatro, perché il Teatro siamo tutti noi.
E nonostante il tempo che avanza, nonostante il mondo si trasformi sempre più in una grande applicazione digitale, il Teatro, credetemi, è l’unica cosa che vi appartiene davvero.Ci appartiene perché è fatto di noi e di nient’altro, e con noi cambia senza fermarsi mai.
Il Teatro è FICO, come la Trap, più della Trap, non è vecchio né antico, è FICO.
Siamo noi che lo vogliamo barocco, che lo vogliamo borghese, che lo vogliamo contemporaneo, strano o sperimentale.Il TEATRO invece è solo FICO, più FICO di qualsiasi cosa, è più all’avanguardia di qualsiasi tecnologia, è più passionale di qualsiasi bacio e sta un passo avanti a qualsiasi scoperta.
Perché il TEATRO siamo noi e noi tutti insieme siamo già più di qualsiasi cosa che possiamo riuscire ad inventarci.
Amatelo, il TEATRO, perché alla fine, alla fine di tutto, è l’unica cosa che ci sarà rimasta.
Perché alla fine, è l’unica cosa che ci avrà salvato. (Emiliano Luccisano)
Dare una defizione del Teatro non è mai facile, ma questa volta Emiliano Luccisano ha colto nel segno. Grazie ancora per la splendida giornata passata insieme a noi.