La Londra del 1843 di Charles Dickens e uno dei suoi protagonisti, il ricchissimo ed avarissimo Ebenezer Scrooge, riprenderanno vita nei prossimi giorni di questo Dicembre 2016 alla Residenza La Ceramica di Fabriano.
Inizierà infatti sabato 10 la serie di 4 pomeriggi che Papaveri e Papere, nell’ambito dell’iniziativa “Dell’inchiostro e delle Parole”, dedica al Cantico di Natale, una delle opere più famose e popolari dello scrittore inglese tanto che anche la Walt Disney Production ne realizzò una propria versione, a cartoni animati, con Topolino nei panni di Bob Cratchit e Paperon De Paperoni in quelli di Scrooge.
Il Canto di Natale versione Papaveri e Papere è una interpretazione corale che vede impegnati in scena Oreste Aniello, Massimo Arteconi, Emanuele Baldoni, Fabio Bernacconi, Lucio Cavalieri, Giuseppe Carnevali, Andrea Fiorani, Giorgio Germoni, Claudia Mengarelli, Mauro Mori, Maurizia Pastuglia, Sandro Poeta e Catia Stazio nella suggestiva location della Residenza La Ceramica i cui diversi ambienti faranno da scenografia alle cinque scene itineranti in cui è suddiviso il racconto.
Il protagonista Ebenezer Scrooge, che non spende nulla nemmeno per sé e per il quale il Natale è una perdita di tempo, è talmente infastidito dalle festività che costringe il suo umile impiegato Bob Cratchit, al quale dà uno stipendio da fame, a presentarsi al lavoro anche il giorno della Vigilia di Natale. Per strada risponde male a tutti coloro che intonano un “Canto di Natale” o che gli fanno gli auguri, incluso l’affettuoso nipote Fred, figlio della defunta sorella Fanny, che invano lo prega di cenare con la sua famiglia: l’unica compagnia che conta per Scrooge è quella della sua cassaforte. Per questo accanito interessamento ai soldi è una persona poco amata da tutti i cittadini.
La sera della vigilia di Natale, mentre sta rincasando, gli sembra di intravedere tra la neve, specchiato nel picchiotto del suo portone, il volto del defunto socio in affari Jacob Marley, morto sette Vigilie di Natale prima, visione che lo turba profondamente. E’ il preludio di una notte che non sarà proprio bella per Scrooge dato che appena messosi a dormire riceverà l’apparizione di tre fantasmi, il fantasma del Natale Passato, il fantasma del Natale Presente e il Fantasma del Natale Futuro che metteranno a dura prova il protagonista. Ma sarà proprio dall’incontro con i tre spiriti che Scrooge cambierà radicalmente diventando buono, generoso e allegro con tutti. “Che magnifica giornata, amo il Natale! E’ Natale, passeremo tutti un magnifico Natale!” (E. Scrooge)
Una favola adatta ad un pubblico di bambini ma nella quale anche gli adulti troveranno spunti interessanti di riflessione personale perché, a dispetto del lieto fine, questo di Dickens non è il classico racconto in perfetto stile natalizio in cui tutti diventano buoni almeno una volta l’anno (della seria A Natale puoi…). Scritto in un epoca dove imperava la povertà, l’analfabetismo e lo sfruttamento dei bambini, Canto di Natale è anche un racconto di denuncia nel quale il ceto medio e ricco viene attaccato duramente dallo scrittore.
Le iniziative Papaveri e Papere si svolgono sotto l’egida della Uilt – Unione Italiana Libero Teatro, con il contributo della Fondazione Carifac di Fabriano e il supporto tecnico di Smargiassi Costruzioni Fabriano. Un ringraziamento particolare va a Viviana Cattelan che ha accolto con entusiasmo questa iniziativa mettendo a disposizione i locali della Residenza La Ceramica.
Buon Teatro e Buon Natale con Papaveri e Papere!