Notizie sull’iniziativa
Papaveri e Papere ha presentato in collaborazione con l’Associazione InArte Fabriano il libro di Flaviano Bianchni
Il libro di Flaviano Bianchini, pubblicato nel 2009 e menzione speciale al Premio Chatwin 2010, è stato ristampato nel 2011 arricchito da un inserto di fotografie a colori. Racconta la storia di un viaggio, un viaggio clandestino, nel Tibet di oggi.
Un viaggio compiuto per onorare una promessa fatta dall’autore nel 2007 a Palden Gyatso, monaco buddista recluso per trentatre anni nelle carceri cinesi per non aver denunciato il Dalai Lama e la sua “cricca reazionaria”.
«Io non posso più visitare il Paese delle Nevi», gli disse in quell’occasione: «Vai tu e dimmi com’è». Il Tibet dei tibetani, non quello dei tour operator cinesi.
“Finalmente si cammina. Un vero viaggio è un viaggio da fare a piedi. Oggi raramente un uomo percorre lunghi viaggi a piedi. Non lo fa quando è imprigionato nella sua città tra lavoro e famiglia, ma non lo fa neanche quando decide di andarsene.
Il vero viaggio, il viaggio di scoperta e di esplorazione, è solo il viaggio a piedi.
Il viaggio a piedi è l’unico tipo di viaggio che consente di vedere nuove terre ma anche, come diceva Proust, di vedere con nuovi occhi. Sono qui per camminare. Non posso sperare di entrare dentro il Tibet se non mi muovo come si muovono i tibetani. E i tibetani, da sempre, si muovono a piedi. Se vuoi conoscere il Tibet, l’unico modo è muoverti a piedi. Camminare”.