Un testo sconvolgente, spietato, che ti lascia un senso di nausea e di ansia.
Questo accade rarissime volte, ovvero quando riesce a calarti profondamente nelle righe di ciò che leggi, sino a sentirne gli odori, avvertirne le sensazioni e misurarne le emozioni. “Slot, diario di un inferno”, questo è il titolo del romanzo e l’autore è Massimiliano Giovanetti, un nostro amico.
Massimiliano di amici ne ha parecchi e uno di nome Gigi Proietti ha pensato bene di onorarlo scrivendone la prefazione al suo primo romanzo.
Il protagonista del libro è Mariano Casella un pavido giocatore di slot machine. In trentatré capitoli ed un epilogo, che ritmano l’irrespirabilità narrativa conducendo come tra i gironi della prima cantica dantesca, compie l’intima e lacerante discesa nell’abisso del proprio inferno. I luoghi, i personaggi, le situazioni realizzano un tempo sospeso, fatto di fuliggine e nebbia, tale da esserne attratti e respinti. Perdizione, catarsi, redenzione: patologicamente attraente, questa è la storia di un’asfissia.
Ormai centinaia di migliaia di persone, donne e uomini, di ogni età, ceto, professione e livello culturale, cadono più o meno consapevolmente in una dipendenza patologica da cui è difficilissimo uscire.
Bar e tabacchi somministrano consumazioni d’azzardo, giochi che tali non sono. Perché il gioco implica condivisione con l’altro, socialità, anche nella competizione; invece i giochi di Stato, slot machine sopra tutti, amplificano la solitudine di chi non può o non sa condividere altro che una illusoria fantasia di ricchezza. Dare una svolta ad una vita insoddisfacente. Attenti in qualche modo ci riguarda tutti! E’ la droga contemporanea, lo stupefacente legale di tutti.
La presentazione del libro è avvenuta presso La Residenza la Ceramica di Fabriano il 6 luglio 2015.